Le parole non hanno radici
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Questo volume presenta una proposta antologica di letteratura saharawi, in edizione con testo a fronte, contenente una selezione di poesie di Limam Boisha, tradotte in italiano da Diandra Sparacino, di componimenti della poetessa Zahra Hasnaui, tradotte da Emanuela Miorin, e una selezione di capitoli dal libro La maestra que me enseA?A?A?A3 en una tabla de madera, tradotta da Antonella Strano, frutto di uno studio biografico-storico-antropologico dello scrittore Bahia Mahmud Awah. La loro espressione letteraria si è fatta voce di costruzioni identitarie, di denuncia e di resistenza in quanto poeti e scrittori del Sahara Occidentale, ma di formazione ispanica, riuniti programmaticamente nelle GeneraciA?A3n de la amistad dal 2005 a Madrid.
I proventi dei diritti andranno, per volere degli autori e delle traduttrici/curatrici, alla Onlus:
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Organizzazione italiana, laica e indipendente che si batte per i diritti del popolo profugo Saharawi, offrendo cure mediche ed assistenza gratuite ai disabili, in particolare ai bambini.
Il contesto geografico degli scrittori più acclamati e letti nel nostro mondo è, quasi sempre, occidentale. Chi scrive in Namibia? Chi è lo scrittore più letto in Malesia? Di che temi si scrive in Nepal? Si fa letteratura oltre a quella che noi riusciamo a vedere dal nostro emisfero nord?Conosciamo la letteratura saharawi? Ma soprattutto, conosciamo il Sahara Occidentale? E’ molto difficile, nel deflagrare rumoroso e talvolta sanguinario degli avvenimenti della cronaca internazionale attuale, accendere e mantenere viva la fiamma del desiderio di conoscere a fondo quel mondo ancora per molti lontano, sconosciuto, ostile, spesso mal interpretato ed ostracizzato, dei paesi di cultura araba. A ciò è importante unire la deficienza dell’investigazione storica oggettiva ed esauriente di ciò che non è il cosiddetto “primo Mondo”.
Questo volume presenta una proposta antologica di letteratura saharawi, in edizione con testo a fronte, contenente una selezione di poesie di Limam Boisha, tradotte in italiano da Diandra Sparacino, di componimenti della poetessa Zahra Hasnaui, tradotte da Emanuela Miorin, e una selezione di capitoli dal libro La maestra que me enseñó en una tabla de madera, tradotta da Antonella Strano, frutto di uno studio biografico-storico-antropologico dello scrittore Bahia Mahmud Awah. La loro espressione letteraria si è fatta voce di costruzioni identitarie, di denuncia e di resistenza in quanto poeti e scrittori del Sahara Occidentale, ma di formazione ispanica, riuniti programmaticamente nelle Generación de la amistad dal 2005 a Madrid.
Tipologia | Cartaceo, PDF |
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Autore | B. M. Awah, L. Boisha, Traduzione di: E. Miorin, D. Sparacino, A. Strano, Z. El-Hasnaui |
Data di pubblicazione | Agosto 2019 |
Editore | PUP |
ISBN | 9788855090056, 9788855090087 |
Pagine | 93 |