Studi e Materiali

STUDI E MATERIALI

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La collana si pone in continuità ideale con l’omonima collana “Studi e Materiali dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Palermo”, che tra il 1972 e il 2008 pubblicò tredici volumi. Dopo un decennio si è deciso di riprendere le pubblicazioni con una nuova serie, sia perché riteniamo necessario uno strumento agile ed efficace in cui pubblicare gli esiti delle ricerche dell’area di archeologia del Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, sia per offrire agli studiosi più giovani, in particolare ai dottori di ricerca, una sede editoriale che possa accogliere i risultati del loro impegno. In linea con il pensiero del fondatore, Nicola Bonacasa, la collana sarà particolarmente attenta alle innovazioni metodologiche nel campo dell’archeologia ed è comunque aperta a tutti gli studiosi, in primo luogo agli archeologi delle università, dei musei, delle soprintendenze e dei parchi, ed è anche disponibile alla pubblicazione di atti di seminari e convegni di studio di respiro internazionale e di indiscutibile validità scientifica.

Gli studi sottoposti alla collana e ritenuti meritevoli di attenzione saranno inviati ai componenti del comitato scientifico per la valutazione sulla base dei seguenti criteri: pertinenza alla linea editoriale, originalità e rilevanza scientifica dell’argomento, rigore metodologico, completezza dell’indagine. Saranno valutati con particolare interesse gli studi presentati da giovani studiosi (dottorandi e dottori di ricerca) e gli atti di seminari e convegni in cui partecipino in misura significativa giovani studiosi. I lavori pubblicati saranno disponibili in open access.

  • Lucia Arcifa (Università di Catania)
  • Oscar Belvedere (Università di Palermo)
  • Johannes Bergemann (Georg August Universität, Göttingen)
  • Aurelio Burgio (Università di Palermo);
  • Clemente Marconi (Università di Milano/New York University);
  • Massimo Osanna (MIC);
  • Elisa Chiara Portale (Università di Palermo);
  • Jonathan Prag (Merton College, Oxford);
  • Christoph Reusser (Universität Zürich).

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