Le frontiere del contratto: status, mobilità, dipendenza (XIX-XX secolo)

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Questo volume esplora le frontiere del contratto di lavoro tra Ottocento e Novecento, vale a dire quella “zona grigia” di indeterminatezza (in termini di status legale così come di status sociale) che caratterizzava i rapporti di lavoro prima e al di là del consolidamento del regime salariale d’ispirazione occidentale. Partendo da un ampio ventaglio di studi di caso (la condizione dei “servi a contratto” cinesi, l’impiego dei “lavoratori indigeni” negli imperi coloniali, il lavoro coatto durante la guerra, il lavoro femminile a domicilio, la condizione precaria dei lavoratori migranti ieri come oggi, i conflitti di lavoro che coinvolgono apprendisti, artigiani, operai industriali e agricoli, ecc.), le autrici e gli autori qui riuniti suggeriscono di indagare tre piste di ricerca principali allo scopo di cogliere la
molteplicità e il significato delle forme di dipendenza nel lavoro: il disciplinamento del lavoro, il controllo della mobilità di lavoratori e lavoratrici, la produzione di diritti e, più in generale, di forme di appartenenza, anche in situazioni di costrizione o di assenza di libertà. Il contratto di lavoro è così ricollocato nel groviglio dei rapporti di lavoro, sottolineando la pluralità delle azioni, delle consuetudini, dei conflitti e delle negoziazioni che sottendono la sua messa in pratica in contesti ed epoche differenti.

Tipologia

Cartaceo, PDF

Curatore-Curatrice

Claudia Bernardi, Ferruccio Ricciardi

Data di pubblicazione

Dicembre 2021

Editore

NDF

ISBN

978-88-85812-90-1, 978-88-85812-91-8

Pagine

272