Antiche voci. Studi di letteratura greca e latina

Il volume raccoglie una serie di saggi che abbracciano un lungo arco di tempo compreso fra il 1982 e il 2018 e che sono dedicati ad autori della letteratura greca e di quella latina: da Catullo a Virgilio e a Orazio, da Pindaro a Euripide e a Plutarco. Il titolo allude al dialogo, da ritenersi tuttora assolutamente attuale, fra antichità e modernità e vuole costituire una testimonianza della funzione che lo studio del mondo classico può e deve avere in un’epoca che sembra invece volerlo destinare a un progressivo oblio, sia pure ammantato da un ossequio puramente formale e per certi versi alquanto ipocrita, data la progressiva riduzione dello spazio che nella nostra scuola è riservato alle discipline di questo settore, tendenza che, purtroppo, è comune a quasi tutti i paesi del Vecchio Continente. In questo senso appare contraddittorio come, mentre si esaltano a parole le radici comuni che dovrebbero stare alla base dell’unità europea, si trascurino o addirittura si tronchino tali radici, che si diramano dalla Grecia e da Roma, fin dal nome stesso di Europa, la fanciulla rapita da Zeus e ancora alla ricerca della propria identità. È dunque il momento di tornare ad ascoltare quelle voci che ci giungono dalla remota profondità dei secoli, ma che ancora molto possono dire a un homo technologicus sempre più frastornato da effimeri rumores provenienti da ogni dove tranne che dalla sua interiorità.