L’alfabeto di Jannis Psychopedis

“Alfabeto” è termine di origine greca (αλφάβητος); si tratta anzi di una parola che la lingua greca – unica lingua europea parlata senza soluzione di continuità per più di tremila anni – ha “donato” alle altre lingue, per indicare i segni costitutivi di ciascuna: le lettere. Giocoforza che il greco abbia lasciato così in tutte le lingue un suo stigma indelebile.Riguardo a Jannis Psychopedis la parola “alfabeto” ha duplice valore, assumendo due valenze fondamentali. La prima, esteriore, si riferisce al titolo dell’“L’alfabeto A-Ω”; la seconda, metaforica, allude agli elementi costitutivi della sua arte che, più o meno variamente declinati e modulati, si ritrovano nella sua intera produzione e nelle altre opere qui presentate: “Il grande Nostos”, “L’ombelico del mondo” e i “100 piatti”.