Interpretare per tradurre
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L’ambito di riflessione e di pratica che usa chiamarsi Traduttologia, con i contenuti di cui è depositario, deriva dal modo francese (Traductologie) di intendere la scienza della traduzione. Una scienza di recente introduzione, in realtà, se è solo a partire dagli anni Settanta del Novecento che nascono e si sviluppano nuovi e articolati orientamenti che nei paesi anglosassoni si fanno rientrare nel quadro dei Translation Studies.
L’ambito di riflessione e di pratica che usa chiamarsi Traduttologia, con i contenuti di cui è depositario, deriva dal modo francese (Traductologie) di intendere la scienza della traduzione. Una scienza di recente introduzione, in realtà, se è solo a partire dagli anni Settanta del Novecento che nascono e si sviluppano nuovi e articolati orientamenti che nei paesi anglosassoni si fanno rientrare nel quadro dei Translation Studies. A guardar bene, più che una scienza al singolare, la traduttologia può esser considerata una interdisciplina in cui convergono tratti di diverse scienze sociali e umanistiche, dall’informatica alla letteratura comparata, dalla linguistica alla semiotica, dalla sociologia all’antropologia.
Nella specifica prospettiva sociosemiotica che qui adottiamo la traduttologia fa riferimento al complesso di saperi intesi a studiare le trasformazioni semiotiche connotanti il passaggio dal “prototesto” al “metatesto”, pur tenendo ben distinti la pratica e il processo traduttivo. In quest’ottica le trasformazioni prese in esame riguardano distintamente la traduzione intralinguistica e quella interlinguistica, la intersemiotica e la intertestuale, la traduzione metatestuale, la intratestuale e la intestuale.
Tipologia | Cartaceo, PDF |
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Autore | Mario G. Giacomarra |
Data di pubblicazione | Febbraio 2019 |
Editore | PUP |
ISBN | 9788831919982, 9788831919999 |
Pagine | 114 |