Identità, Totalitarismi e Stampa

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Il nucleo del presente volume, nelle diverse aree geografiche prese in esame, è caratterizzato dall’ascesa, dal consolidamento e dal declino dei regimi totalitari, sullo sfondo del conflitto mondiale. In tale contesto, la stampa si configura come strumento di autolegittimazione, rimedio ad una crisi di valori o promessa di un futuro glorioso a servizio del potere. Il discorso giornalistico dà così voce alla propaganda di stato, diventando apertamente persuasivo. Con l’obiettivo di recuperare e interpretare una parte della nostra identità, ognuno dei contributi offre uno sguardo a uno degli aspetti della stampa ideologicamente marcata degli anni ’40, a tutte quelle tipologie testuali che vengono a costituire un macrotesto, un discorso populista e di propaganda in cui si esaltano le virtù dei regimi e si esacerbano le qualità negative e la pericolosità del “male”.

COD: 978-88-99934-11-8 Categoria:

Il nucleo del presente volume, nelle diverse aree geografiche prese in esame, è caratterizzato dall’ascesa, dal consolidamento e dal declino dei regimi totalitari, sullo sfondo del conflitto mondiale. In tale contesto, la stampa si configura come strumento di autolegittimazione, rimedio ad una crisi di valori o promessa di un futuro glorioso a servizio del potere. Il discorso giornalistico da così voce alla propaganda di stato, diventando fondamentalmente persuasivo. Struttura informativa, lingua e retorica, titoli, immagini e didascalie, oltre che i contenuti ideologicamente marcati vengono modulati in funzione della “seduzione” del recettore, forgiando un intreccio indivisibile, in cui il potere totalitario persegue un unico obiettivo: rafforzare, confermare o costruire una nazione nuova o, piuttosto, una nuova identità nazionale.
Con l’obiettivo di recuperare e interpretare una parte della nostra identità, ognuno dei contributi offre uno sguardo a uno degli aspetti della stampa ideologicamente marcata degli anni ’40, a tutte quelle tipologie testuali (immagini, articoli politici e letterari, annunci pubblicitari, necrologie, prosa narrativa e poesia) che vengono a costituire un macrotesto, un discorso populista e di propaganda in cui si esaltano le virtù dei regimi e si esacerbano le qualità negative e la pericolosità della “fuente del mal”.

This book focuses on the rise, the consolidation and the decline of totalitarian regimes, in the various geographical regions in question, with the background of the Second World War. In this context, the press establishes a self-legitimation instrument to serve power, as a solution for the crisis of values or as a promise of a glorious future. Thus, the journalistic discourse expresses a state propaganda and becomes fundamentally persuasive. Informative structure, language and rhetoric, headlines, images and captions, as well as the ideological contents are manipulated in such a way to “seduce” the recipient, by an indivisible intertwining, through which totalitarian power pursues one goal: to strengthen, confirm or build a new nation, or rather, a new national identity.
In order to retrieve and interpret a part of our identity, each essay offers a look at a different aspect of the ideologically-oriented press of the ’40s. An insight at all those textual genres (images, political and literary articles, advertisements, obituaries , narrative prose and poetry) that constitute a macrotext, a populist and propaganda discourse that exalts the virtues of the regimes and exacerbates the negative qualities and the danger of the “fuente del mal”.

Tipologia

Cartaceo, PDF

Curatore-Curatrice

Carla Prestigiacomo

Data di pubblicazione

Dicembre 2016

Editore

PUP

ISBN

9788899934095, 9788899934118

Pagine

388