Pestilenza

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Andreas Franghiàs, scrittore, intellettuale e giornalista di punta, dalla vita profondamente segnata dai tragici fatti della recente storia greca, è autore di una serie di romanzi, nei quali è sistematicamente rievocato il cupo clima politico e sociale del secondo dopoguerra e che rappresentano un imprescindibile punto di riferimento nel panorama letterario e culturale della Grecia contemporanea.
Franghiàs serbava di quegli atroci anni un ricordo vivo e traumatico, che trovò la sua massima espressione nel terzo dei suoi romanzi più importanti, Pestilenza. Il libro sostanzialmente si incentra sulla rappresentazione delle terribili torture fisiche e psicologiche alle quali, nel periodo a cavallo fra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta, furono sottoposti i dissidenti politici sull’arida e inospitale isola di Makrònisos, che non viene peraltro mai menzionata, ma che risulta al lettore accorto per molti aspetti identificabile.
L’assenza di coordinate cronogeografiche relative alla detenzione dei singoli personaggi all’interno del campo di lavoro dell’isola conferisce all’intera opera una fisionomia affatto particolare: al di là di ogni contingenza, la vicenda storica assurge infatti a simbolo esemplare della brutalità e dell’irrazionalità di ogni totalitarismo.
Partendo dalle atrocità perpetrate nel campo di Makrònisos, di cui lo stesso Franghiàs fu testimone oculare nonché vittima privilegiata a causa del suo credo politico, l’autore approda quindi
ad una più ampia considerazione della ferocia e dell’intolleranza umana, che in qualche modo divengono ossessionante ed emblematico protagonista dell’intera narrazione.
Il libro conferì a Franghiàs fama internazionale; rapidamente, i suoi romanzi trasmigrarono tra gli esuli greci di tutta Europa e, tramite loro, furono tradotti in diverse lingue: inglese, francese,
tedesco, russo, turco, romeno, ungherese. Di diversa sorte essi hanno goduto in Italia, paese nel quale il nome di Franghiàs continua ad esser noto solo nell’ambito di una ristretta cerchia di specialisti.
Per tale motivo, ultimata già da qualche anno, è nata la presente traduzione, confidando che essa possa, seppur tardivamente, coagulare l’attenzione di un più vasto pubblico su un testo ed un
autore che ad oggi permangono luminoso e insuperato esempio di resistenza alla ‘barbarie’, quali che siano le vesti di cui essa si ammanta.
E, prima di concludere, un ringraziamento particolare vorrei porgere alla figlia dello scrittore Anna Franghià per la sua fiducia e la sua disponibilità. Ringrazio altresì il Prof. Vincenzo Rotolo per la pazienza e per il suo affetto. Infine un dolce pensiero rivolgo alla cara Prof.ssa Ines Di Salvo, scomparsa prematuramente, senza l’incoraggiamento continuo della quale probabilmente questo lavoro non sarebbe mai giunto a compimento.

Tipologia

Cartaceo, PDF

Autore

ANDREAS FRANGHIÀS

Data di pubblicazione

Dicembre 2022

Editore

PUP

ISBN

978-88-5509-459-7, 978-88-5509-460-3

Pagine

188