
Il Teatro del Tasso in Sicilia
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Il curatore dell’opera, riflette in un’ampia ed interessante introduzione, sulle vicende legate al teatro siciliano Seicentesco, cercando di rendere più comprensibile il rapporto fra l’opera teatrale del Tasso e la cultura dello spettacolo in Sicilia nella prima metà del sec. XVII. Nel clima di una cultura affrancata dalla drammatica di ispirazione sacra si colloca la fortuna del Tasso in Sicilia nella “inedita” veste di commediografo. Per comprendere il motivo dell’esistenza dell’opera Comedia: Intrichi d’amore del Tasso, non si può ignorare il rapporto che Torquato Tasso ebbe con la Sicilia, o meglio, con uno dei titolati più potenti dell’isola, Giovanni III Ventimiglia, marchese di Geraci e principe di Castelbuono. Grazie alla spinta di questo mecenate siciliano, i letterati isolani videro in Torquato Tasso un riferimento importante, una sorta di “siciliano onorario”, tale da illuminare la locale rinascenza in un periodo in cui i rappresentanti della cultura laica isolana continuavano ad essere ignorati dal circuito sovranazionale.
Non si può ignorare il rapporto che Torquato Tasso ebbe con la Sicilia, o meglio, con uno dei titolati più potenti dell’isola, Giovanni III Ventimiglia, marchese di Geraci e principe di Castelbuono.
Promotore di questo sodalizio fu il padre olivetano Nicolò Degli Oddi da Padova il quale ebbe modo di informare l’amico ospite presso il monastero di Napoli della passione culturale e del mecenatismo di Giovanni III Ventimiglia, che aveva incontrato durante il suo soggiorno in Sicilia. Iniziò così lo scambio epistolare tra il principe e il poeta, consistente in precise richieste di aiuti materiali da parte del Tasso e di menzioni e dediche poetiche da parte del Ventimiglia.
La corrispondenza diretta del poeta con il nostro mecenate, peraltro molto presente nella vita politica e amministrativa isolana con prestigiosi incarichi (da pretore di Palermo a strategò di Messina a presidente del regno) dovette non poco influire sulla sua popolarità presso la classe colta siciliana. Fu così che i letterati isolani videro in Torquato Tasso un riferimento importante, una sorta di “siciliano onorario”, tale da illuminare la locale rinascenza in un periodo in cui i rappresentanti della cultura laica isolana continuavano ad essere ignorati dal circuito sovranazionale.
| Tipologia | Cartaceo, PDF |
|---|---|
| Autore | Giovanni Isgrò |
| Data di pubblicazione | Marzo 2018 |
| Editore | PUP |
| ISBN | 9788831919197, 9788855091244 |
| Pagine | 180 |




