Gandolfo Librizzi: due opere di e su Borgese

La nuova fatica letteraria di Gandolfo Librizzi

Con Gandolfo Librizzi stiamo esaminando il progetto grafico della nuova sua fatica letteraria: Borgese, Lettere ai familiari 1888-1940 e G. Librizzi, Il viaggio di un cosmopolita. Il percorso umano e culturale di Borgese attraverso le lettere dei familiari.
Librizzi sottolinea che questo lavoro è figlio di una lunga gestazione: “Dall’idea originaria, da quando nel 2003 per la prima volta venni a contatto con il carteggio giovanile di Giuseppe Antonio Borgese (solo una piccola parte recuperata della mole enorme di un carteggio disperso in mille rivoli), fino all’avvio della primissima stesura nel settembre del 2008. Da allora, in maniera assidua, anche se a più riprese, lo medito e ci lavoro”, ci racconta.

“Da subito mi balenò in mente l’idea della speciale opportunità di leggere attraverso il carteggio privato di Borgese riemerso da un lontano passato, come da una finestra aperta o appena spalancata, i fatti e gli eventi della vita culturale e politica della nazione. Vedevo scorrere i personaggi tra i più influenti del panorama nazionale, tra tutti Croce e D’Annunzio, con i quali lo scrittore di Polizzi Generosa s’intrattenne dapprima in una amicale e intima relazione culturale, poi in un continuo dialogo polemico che segnò le loro vite e, con esse, le vicende culturali dell’Italia. Scorrevano anche le immagini di momenti fondamentali della Storia nazionale: dal primo decennio del Novecento, il decennio giolittiano, alla Prima guerra mondiale; dal post-conflitto al ventennio fascista; dall’esilio americano alla Seconda guerra mondiale fino a giungere alla nascita della Repubblica. Sullo sfondo emergevano pure i fatti e gli straordinari quanto inediti e drammatici scenari dell’era atomica con le esplosioni di Hiroshima e Nagasaki cui opporre, in utopia, l’idea mondialista. Le lettere consegnano la traiettoria umana e culturale dell’uomo.
Insieme alla galleria dei personaggi storici, indirettamente evocati, emergono dalla lettura di tale carteggio la forza e il ruolo intellettuale, a tutto tondo, di Borgese”, scrive Librizzi.

“Ho letto così e interpretato, sotto questa visuale, fin da subito i documenti che ho avuto fra le mani (il solo, credo, dopo Sciascia che però ne ha letto una parte limitata consegnatagli dalla persona che le ha comprate negli anni ’70 del secolo scorso). Il compito che mi s’imponeva era di duplice natura: da una parte consegnare le lettere al pubblico per una loro unitaria e completa lettura integrale; dall’altra, attraverso esse, ricostruire, mettere insieme, articolare e svolgere un discorso quanto più coerente possibile con la vicenda biografica e bibliografica del loro Autore.
Ne è venuto fuori un quadro unitario con cui dare conto della figura e dell’opera di Borgese.”, conclude Gandolfo Librizzi.

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Chi è Gandolfo Librizzi?

Gandolfo Librizzi (1964) è laureato in filosofia. Tra i promotori della costituzione della Fondazione “G.A. Borgese” (1999) e tra i soci fondatori (2002), dal 2006 ne è Direttore.

Da sempre si occupa della divulgazione della figura e dell’opera di Giuseppe Antonio Borgese e della valorizzazione e promozione della Fondazione. Di recente la collaborazione con La Nave di Teseo per la pubblicazione della prima edizione italiana di G.A. Borgese – Fondamenti della Repubblica Mondiale (2022), prefazione di Sabino Cassese, di cui ha scritto la postfazione Un messaggio nella bottiglia del tempo e di G.A. Borgese – Golia, marcia del fascismo che uscirà a ottobre.

È stato Presidente del Conservatorio Musica di Stato “A. Scarlatti” di Palermo (2016-2019) di cui ha scrittoL’anima del luogo. Il nuovo Conservatorio antico di quattrocento anni (2016-2019).

Dal 6 ottobre 2020 è anche Sindaco del Comune di Polizzi Generosa.

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